Ed eccoci qua, alla fine di un’altra settimana. Ci sarebbero tante cose da dire e tante cose da raccontare, tra cui la stimolante litigata sul treno (l’ennesima!) che ha visto contrapposti me e Daniele per la fazione degli "sporchi comunisti" contro Desy e Lore per la fazione dei "berlusconiani coi paraocchi" (più Lore che Desy col paraocchi però), che ha quasi coinvolto l’intero scompartimento, curioso e attratto dalla nostra passione nell’esposizione: tra urla, vene pulsanti e gesti minacciosi infatti si può dire che abbiamo dato spettacolo! Ma oggi non voglio parlare di questo fatto (che verrà comunque spesso ricordato.. appuntamento a venerdì prossimo!) nè di altri fatti eclatanti. No, oggi torno al caro vecchio intervento pseudo filosofico.
-piccola pausa, perchè negli interventi filosofici è sempre difficile trovare un degno inizio-
In questi giorni ho pensato molto a quanto è bello e utile scrivere. Spulciando tra una miriade di blog ne ho trovati alcuni davvero belli e interessanti, i cui autori potrebbero benissimo competere con scrittori professionisti; e da qui parte la mia riflessione sulla scrittura..
Scrivere è "bello", inteso nella mia concezione di bellezza, di cui un ottimo esempio è la definizione kantiana: senza utile, senza fine, senza concetto.
E’ bello senza utile, perchè quelli che hanno avuto la fortuna di riuscire a rendere attraverso la parola scritta le emozioni, le sensazioni e le riflessioni su di esse non ne ottengono nulla, se escludiamo ovviamente gli scrittori, ma io parlo in generale: l’unica cosa che si può ottenere è un po’ di soddisfazione quando si ricevono i complimenti per quello che si è scritto (se scritto bene ovviamente!).
E’ bello senza fine, perchè il fine di queste -chiamiamole come vogliamo- "riflessioni", "flussi di coscienza", "memorie", "poesie", non è nessuno: esse esistono e sono fini a sè stesse; se proprio devono essere utili a qualcuno (qui parlo per esperienza personale) sono semplicemente utili a chi scrive.. scrivere permette di abbandonarsi a sè stessi, lasciando semplicemente fluire le parole dalla penna stilografica, dalla matita o dalla tastiera del pc: quante volte capita di sentire qualcosa "dentro", qualcosa di indefinito, che sembra debba uscire, ma a cui non riusciamo a dare una spiegazione? Trovarsi davanti un grande foglio bianco -o uno schermo nero come nel mio caso- e avendo a disposizione una penna o una tastiera è una cosa emozionante, perchè è il primo passo, quello che compiamo noi da soli, prima di abbandonarci e lasciare che la storia esca dalla nostra mente, concretizzandosi in parole e frasi. Noi non siamo altro che il mezzo: le storie vivono in noi, sopite; quando è giunto il loro momento, premono per uscire e attraverso di noi diventano reali. Alcune non matureranno mai, restando per sempre idee e pensieri, altre non troveranno mai concretizzazione e sbiadiranno tra i ricordi, ma molte fioriranno: a quel punto ci abbandoniamo all’ispirazione, un semplice segnale che qualcosa si smuove in noi, quasi un telefono a cui sentiamo di dover rispondere, e lei, la storia, prende forma, davanti a nostri occhi. E a volte, rileggendo, quasi ci stupiamo che sia riuscita così bene. Certo, il nostro compito è quello di dare una forma corretta e di scegliere le espressioni migliori, per il resto è tutto pronto (quasi come un pranzo pre-riscaldato!).
Ed è bello senza concetto: non c’è bisogno di conoscere i "grandi" della letteratura per capire quando ci si trova davanti ad un bel testo o ad una bella storia. Certo, da questo punto di vista è molto soggettivo l’apprezzare o meno, però il bello della scrittura (e di conseguenza del leggere) è proprio poterla apprezzare anche senza conoscerla, anche trovandosela davanti così, quasi di sorpresa.
Quindi io dico gente, scrivete, scrivete, scrivete! Scrivere aiuta a vivere meglio e dà tanta tanta soddisfazione, soprattutto quando, finito un racconto o una poesia, lo riguardate, aggiustate una virgola qui, un accento lì e poi dite: "Eccolo"..
Applauso
By: Elisa on 21 ottobre 2006
at 10:22
Mamma mia…! ho i brividi!! Ci credo che ti piace scrivere…il tuo è un dono innato!
Beh,lo so che questo sarà sicuramente risaputo da tempo e so che tu starai pensando "Nn sei la prima che lo ribadisce…che palle!",ma io t conosco da poco (anche se ti vedo da 5anni) e x me leggere qlcs d tuo è cosa nuova…
In secondo luogo direi che da parte mia,per chiunque mi conosca,è d\’obbligo un commento sulla lite politica avvenuta in treno… Mi sn divertita davvero tanto a vedere tutto lo scompartimento girarsi all\’unisono ogni volta che qualcuno di noi sbraitava…Qualche passeggero si è perfino girato su se stesso x assistere meglio all\’intera discussione!! Ah ah ah!! 😀
(Cm dimenticare poi la tua smattata finale,quando hai urlato infastidito "E MI FATE DIRE UNA COSA,CAZZO!!! è DA MEZZ\’ORA…!!"
E fu così che cadde il silenzio…) :)))))
Beh,orgogliosa di appartenere anch\’io a quella che te definisci la fazione degli "sporchi comunisti",aspetto con ansia venerdì prossimo,per la seconda puntata di "Tribuna politica"!
Un bacione!
Stefy.
Ci vediamo lunedì mattina….uff!…
By: Stef on 21 ottobre 2006
at 17:37
MA come sei poetico e filosofico!Tanti bacini dalla tua fidanzatina!
By: Alessandra on 21 ottobre 2006
at 21:03
Ma ciao Puccio!! sono Beatrice dell\’ormai mitica 5F.. come stai? che tristezza non vedervi più.. ti mando un bacione..
By: Beatrice on 29 ottobre 2006
at 15:17